Riporto qualche epigramma dal libro di pasquinate su Bergoglio.
Il conclave
Entrò il fumo da un qualche spiraglio
ed il conclave prese un abbaglio.
*
Penetrando la Sistina,
svolazzando a destra e a manca,
la fumata una mattina
entrò nera ed uscì bianca.
*
Nello spoglio
un imbroglio:
sale al soglio
quel Bergoglio.
La prima uscita in pubblico
S’affaccia in bianco e col vocione roco:
Cari romani, son papa da poco.
Il benefico effetto sulla Chiesa…
È papa da un mese
e il popolo impazza:
si riempie la piazza,
si svuotan le chiese.
Poi il popolo intese
che solo starnazza:
si svuotan le chiese,
si svuota la piazza.
Considerazioni sull’umiltà di Francesco.
Son così buono, son così pio,
sono una freccia che punta ad Io.
*
Parlo di fede,
nego l’orgoglio:
l’uno si vede,
l’altra non voglio.
La misericordia
Francesco, la misericordia in resta,
ai veri francescani fa la festa.
La coerenza dottrinale
Sono Francesco, papa ed argentino:
non all’Ostia, ma al secolo m’inchino.
*
Cambia Francesco la dottrina avita,
che tràdita non è, bensì tradìta.
*
Sono il custode di fede e morale,
tenute sotto chiave a non far male.
Se qualcuno fosse interessato al libretto (disponibile anche come eBook):
https://www.ibs.it/francescheide-libro-lorenzo-stecchetti/e/9788892645165
